Ad un anno di distanza dalla pubblicazione del primo invito emesso dal Club della Filatelia d’Oro Italiana a non utilizzare il termine “investimento” in filatelia, il Club pubblica un nuovo comunicato stampa con il quale fa il punto della situazione. Si ribadisce che la filatelia è un investimento soprattutto culturale e l’approccio ad essa deve essere di questa natura; il collezionista, anche alle prime armi, inizierà a collezionare costruendo un “unicum filatelico” coerente con la propria personalità che proprio per questo avrà valore, perché difficilmente ripetibile, e non perché promette guadagni futuri in caso di vendita. In qualche raro caso potrà anche averne un ritorno economico, nel lungo periodo, ma la spinta che induce a collezionare deve essere il desiderio di soddisfare la propria curiosità e non la chimera dell’investimento economico.del denaro
Il Club con questo comunicato ribadisce che gli investimenti finanziari si fanno in banca e con strumenti dichiaratamente finanziari per i quali vengono illustrati preventivamente ed adeguatamente anche i relativi rischi: i francobolli non sono azioni o obbligazioni, ma sono oggetti a volte pregiati, ma il cui valore segue logiche e dinamiche non legate al mercato finanziario.
A fronte di questa situazione il Club comunica la propria intenzione di pubblicare on-line un prezziario di riferimento al di fuori di qualsiasi politica speculativa, gratuitamente consultabile da tutti, per aiutare i collezionisti nell’individuazione del corretto prezzo di riferimento dei francobolli che continuano ad essere oggetti di politiche economiche scorrette ed illusorie, iniziando con i francobolli del Regno d’Italia dal 1911 al 1943.
Le intenzioni del Club sono assolutamente apprezzate da tutti quei collezionisti che collezionano per la pura gioia di collezionare.