I libri stimolano lo sviluppo cognitivo dei bambini, lo dicono i medici dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica e non solo loro: il libro offre ai bambini piccoli un’opportunità in più per crescere, in quanto li aiuta a sviluppare prima e meglio non solo le loro capacità intellettive, ma anche il modo di relazionarsi con il mondo esterno. I libri aiutano a sviluppare creatività, memoria e abilità cognitive complesse, perché durante la lettura il bambino svolge un ruolo “attivo”, a differenza di altre situazioni come ad esempio davanti alla tv dove i bimbi rimangono “passivi”. Anche in questa epoca ipertecnologica il libro rimane uno strumento insostituibile, sebbene qualcuno la pensi diversamente: si crede che i mezzi moderni come i computers possano sostituire qualsiasi libro cartaceo e persino le enciclopedie. Niente di più problematico: il computer e le reti informatiche sono mezzi ritenuti da molti poco opportuni per i bambini piccoli, i quali senza idonea alfabetizzazione li utilizzano in modo assolutamente inconsapevole senza trarne vantaggi intellettivi, con il rischio di ricavarne confusione.
Gli studi di pedagogia hanno mostrato l’importanza di coinvolgere i bambini nella lettura dei libri persino in età prescolare: il genitore che legge a voce alta al bambino fin dai primi anni di vita gli regala uno sviluppo cerebrale migliore e più completo, e rafforza anche il rapporto affettivo.
L’argomento è assai complesso, ma assolutamente interessante anche per chi non ha figli: capire quanto è utile leggere è qualcosa che ci coinvolge tutti.
Per approfondire l’argomento:
- Istituto Riza di Medicina Psicosomatica: I libri amici dei neuroni
- Università degli Studi Roma Tre: Lettura e processi di comprensione
- Chiara Barbiero: Lettura al bambino, aspetti cognitivi ed emotivi
- Festival di letteratura per ragazzi, a Novara
© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT