L’incontro all’Urban center: i contenuti

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Il 23 luglio 2015 presso l’Urban Center di Milano si è tenuto il seminario:
VILLE E CASCINE STORICHE DELL’ALTOMILANESE
Un’identità da valorizzare

All’incontro hanno partecipato in qualità di relatori l’Ing. Radice Fossati, Presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano, il Prof. Zuffi, storico dell’arte, l’Ing. Paveri Fontana dell’Associazione Dimore Storiche Italiane sezione Lombardia, la Prof.ssa Bassani del Politecnico di Milano e Accademia Belle Arti Brescia, i Proff. Luraschi, Maroldi e Sangiorgi del Politecnico di Milano, e il Dott. Barbiano di Belgiojoso dell’Associazione 100 Cascine.
E’ risultato un incontro assai interessante, durante il quale sono stati presi in esame diversi aspetti legati alla problematica del recupero e della rivalutazione delle dimore storiche lombarde e soprattutto dell’Altomilanese, in particolare quelle di proprietà privata. Si è parlato anche di Villa De Rosales di Buscate. Eccovi in breve i principali contenuti del seminario.

SALUTO DEL COLLEGIO DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DI MILANO
Il Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano è una associazione libera e indipendente senza finalità di natura commerciale, i cui scopi sono l´approfondimento e la diffusione della cultura riguardante le trasformazioni del sistema uomo/ambiente, sia nelle fasi creative e progettuali che nelle fasi pratiche di realizzazione e gestione, sia nel settore privato che in quello pubblico. Il Collegio fonda nella storia e nella tradizione i propri principi, non per nostalgia, ma nella convinzione che per guardare verso il futuro si debba necessariamente guardare anche il passato, salvaguardandone le tracce storiche. In questo ambito, l’Ing. Radice Fossati ha aperto la serata ribadendo l’impegno del Collegio nelle azioni rivolte alla conservazione della memoria storica del patrimonio architettonico del nostro territorio, quale elemento fondante dell’identità storica e territoriale collettiva.

L’IDENTITÀ DEL TERRITORIO LOMBARDO
Il Prof. Zuffi, attraverso un breve excursus storico, e l’Ing. Paveri Fontana si sono espressi sul concetto delle dimore storiche viste quali elementi fondanti dell’identità storica e territoriale lombarda. Queste dimore sono una delle componenti fondamentali del nostro territorio regionale, rivestendo un ruolo importante nella storia dell’identità locale. Patrimonio identitario collettivo da tutelare e valorizzare, esse meritano una doverosa attenzione essendo il simbolo delle radici storiche di un popolo legato tanto alle ville signorili quanto alle cascine rurali che hanno rivestito e rivestono un altrettanto importante ruolo identitario. Soprattutto per quanto riguarda queste ultime, si è espresso il Dott. Barbiano di Belgiojoso, che ha spiegato come le cascine rappresentino i nodi principali del nostro paesaggio agrario e costituiscano gli elementi fondamentali di riconoscibilità del nostro territorio.

PRINCIPI E TECNICHE DI INTERVENTO
La Prof.ssa Bassani durante il suo intervento si è espressa dicendo che la legge italiana non aiuta molto il recupero di queste architetture. Gli iter sono tortuosi e costosi, sebbene le ultime norme legislative tendano a proporre il recupero e la valorizzazione di questi beni culturali non più come un vincolo, ma come una opportunità di crescita. Gli interventi di recupero non possono prescindere dalla valutazione di quelle che possono essere le possibilità di riutilizzo di queste dimore una volta restaurate e recuperate, e questo spesso può essere problematico. Il riutilizzo è necessario per garantire il sostentamento anche economico delle ville: il motto potrebbe essere “antiche strutture per nuove funzioni”. Ma anche in questo senso le difficoltà non mancano, specialmente se queste architetture vogliono essere aperte al pubblico e rese fruibili a tutti: gli adeguamenti impiantistici alle ultime norme di legge, le norme di sicurezza per l’apertura al pubblico, il problema delle barriere architettoniche e gli studi per riuscire ad armonizzare gli elementi tecnici moderni con l’estetica delle origini, sono tutti fattori che fanno aumentare ulteriormente i costi. Non necessariamente deve essere l’amministrazione pubblica ad occuparsi del recupero: alcune amministrazioni locali, come ad esempio il Comune di Chiavenna, hanno introdotto la possibilità di concedere sgravi fiscali a quei privati che decidono di recuperare gli edifici di interesse storico culturale di loro proprietà. Ma non sempre questi incentivi riescono a bastare. Serve comunque un grande sforzo di volontà per fare fronte a svariate difficoltà.

VILLA DE ROSALES ABBIATE DI BUSCATE
I Proff. Luraschi, Maroldi e Sangiorgi del Politecnico di Milano si sono occupati dello studio di fattibilità riguardo il recupero di Villa De Rosales Abbiate. Durante l’intervento del Prof. Sangiorgi si è detto che la Villa non è ancora persa, ma il degrado accelera di anno in anno, e ogni ritardo porta con sé un aggravio della situazione. Lo studio scientifico ha inteso conoscere il manufatto e la dimensione economica dell’intervento, e alla fine delle analisi sono state elaborate varie ipotesi di riuso. Si è anche accennato alle difficoltà di rapporti che intercorrono tra il Comune, i cittadini e la proprietà privata della Villa: qualsiasi tentativo di recupero dovrebbe essere preceduto da una comune espressione di volontà, da un desiderio di sentirsi tutti partecipi, ma purtroppo a Buscate non sempre sembra esistere un interesse identitario comune verso la Villa. Le poche azioni di sensibilizzazione avviate dall’amministrazione comunale nei confronti della cittadinanza non sempre hanno avuto successo. Durante la serata è intervenuta anche la regista Lora Had che ha proposto il proprio video “Memoria” dedicato alla nostra Villa (di cui ho già avuto occasione di scrivere in un post precedente).

UNA CITAZIONE DI BERNARD BERENSON
“Ogni individuo che sente il bisogno di una società umana deve imparare ad assumere la propria responsabilità nei riguardi dell’arte quasi quanto nei riguardi della vita”

All’uscita ho avuto occasione di raccogliere la testimonianza di una proprietaria di una dimora storica privata, la quale mi ha espresso le proprie perplessità riguardo le problematiche economiche, considerate assai gravose e probabilmente in molti casi insormontabili nonostante gli sgravi fiscali proposti da alcune amministrazioni locali, problemi aggravati probabilmente anche dalla crisi economica nazionale e dai prezzi spesso sconsiderati praticati dalle imprese specializzate nei lavori di recupero e restauro.

Una mia ultima considerazione a proposito di volontà comune e partecipazione: oltre alla sottoscritta nessun altro buscatese era presente tra il pubblico, cittadino o rappresentante comunale che fosse. Responsabilità del caldo afoso di questi giorni?

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

(Clic sulle immagini per ingrandire)

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