Cultura postale e tecnologia

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Un carissimo lettore mi ha posto oggi la seguente domanda/riflessione: come si pone oggi il mondo postale tradizionale e dei francobolli con l’attività di web-mail sempre più dilagante?

Si tratta di un quesito molto stimolante.
Rispondo con una citazione tratta da un articolo che ho scritto qualche tempo fa su questo blog:

“E’ inutile usare giri di parole: siamo sinceri, la comunicazione postale tradizionale sta scomparendo. Galeotti furono i media digitali, la posta elettronica, la telefonia, e chi più ne ha più ne metta. Neanche la posta raccomandata conserva più la stessa importanza, da quando è stata introdotta la posta elettronica certificata. Dove sono finite le cartoline illustrate, che con tanta poesia recapitavano i nostri saluti alle persone più care durante le nostre vacanze? A noi “nostalgici” non resta che il Postcrossing (che tra l’altro, adesso sarà ancora più costoso…). Lungi da me l’intenzione di condannare le tecnologie digitali: sono una tecnologa, ed io per prima le utilizzo quotidianamente. Ma non posso e non voglio rinunciare al piacere di toccare, ricevere e inviare via posta nelle occasioni più significative una gustosa cartolina o uno scritto in busta accompagnati da una ricercata affrancatura: perché la comunicazione postale è arte, è amore, è fantasia. Se dovete inviare degli inviti per una cerimonia, ad esempio un matrimonio, li inviate forse via sms? Non credo proprio: li inviate via posta, scegliendo con cura il testo, la grafica, la carta… questo significa qualcosa.”

Caro amico, concludo affermando che il mondo della filatelia è un mondo molto “delicato”, fatto di appassionati (come lo sono io) di comunicazione postale e dintorni. Le organizzazioni come l’Unione stampa filatelica italiana stanno cercando di rivalutare questo mondo con molte valide iniziative: mi è gradito in questa occasione ricordare l’imminente esposizione della collezione De Marchi, che sarà visibile nel prossimo weekend (18-19 marzo 2016) presso Milanofil. Tutto questo proprio per cercare di incentivare l’interesse culturale verso gli oggetti postali e i personaggi che hanno fatto la storia della comunicazione postale, e che costituiscono l’affascinante testimonianza di una antica e sempre attuale attività sociale che accompagna l’essere umano fin dai tempi più lontani.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

harnett(“Still life with letter”, William Michael Harnett, 1879, olio su tela)

2 risposte a “Cultura postale e tecnologia”

  1. E’ un peccato che una cosa così vada a sparire.Primo sicuramente il fatto che procurava posti di lavoro e secondo non esiste più tutto un insieme di fattori che lo circondano.
    Faccio un esempio:vado in vacanza invio una cartolina che compro da un tabaccaio della zona al quale do un guadagno,ora scatto una foto e la invio al mondo intero in pochi secondi.
    Pensa che io ho un negozio e sotto natale ho anche cartoline di auguri,un cliente ha avuto il coraggio di chiedermi di fotografarne una che gli piaceva tanto per inviarla via telefono a tutti quelli che conosce così voleva evitare di comperarla(ma cavolo neanche 0.50 centesimi per comperartene solo una?)
    Un’altra assurdità,mi è capitato ultimamente di dover inviare un curriculum.
    mi sono sentita dire:Per posta?ma sei impazzita?prima che;forse;qualcuno lo leggerà avranno già assegnato il posto ad una delle centinaia di mail ricevute.
    Ho un parente che è stato all’estero e tramite WhatsApp ha inviato a tutti scatti del suo viaggio tranne a me che non avendo “questa tecnologia per scelta” ha optato per la classica cartolina,ora le cose sono due:non avendola ricevuta è stato un disservizio o semplicemente interrompere il divertimento per comperare,scrivere e imbucare una cartolina era troppo uno spreco di tempo?
    dido

    • Cara dido, come ho già avuto occasione di scrivere in altri articoli, non c’è spazio in questi miei concetti per una visione di attacco alla comunicazione digitale, che personalmente apprezzo e utilizzo quotidianamente, ma da studiosa di scienze e tecnologie della comunicazione resto anche una grande appassionata di comunicazione postale tradizionale: sicuramente in futuro questa diventerà privilegio di pochi, ma per fortuna nel mondo c’è ancora qualcuno che continua ad apprezzarla, se solo pensiamo che piattaforme digitali come il progetto Postcrossing conta attualmente oltre 615.000 iscritti (me compresa), con un numero complessivo di cartoline cartacee scambiate che dal 2005 ad oggi ha superato la quota di 34 milioni. Pertanto mi sento di dire che, per fortuna, ancora non siamo sole!
      -mgrazia

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