Caravaggio in Cucina: l’intervista

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Renato Marcialis

Renato Marcialis, fotografo veneziano, dipinge con la luce esaltando gli alimenti mediterranei, realizzando foto dal suggestivo effetto pittorico, esposte dal 23 maggio al 24 giugno 2017 a Milano allo Spazio Filatelia, dove è stata allestita la mostra “Caravaggio in Cucina-La Fotografia d’Arte: Renato Marcialis per Poste Italiane“.

Nato a Venezia, Marcialis coltiva la sua arte a Milano. Già fotografo di moda, still-life, reportage e riprese industriali, il suo percorso è stato probabilmente influenzato dall’attività di nonno Enzo, di zio Gastone, e del padre Gino, tutti chef, decidendo ad un certo punto della sua carriera di dedicarsi alla fotografia gastronomica. Ma come ha sviluppato il suo stilecaravaggesco“? L’artista racconta che nel 2007, quasi casualmente, nell’atto di fotografare in studio una composizione di castagne, impiegando una illuminazione diversa dal consueto ha scoperto un mondo nuovo: con l’ausilio di una luce direzionale a fibra ottica, ha osservato che nelle foto i volumi e i dettagli dei corpi venivano esaltati in maniera inconsueta, accentuando le forme e i colori come nelle pitture fiamminghe, e squarciando le ombre come nelle opere di Caravaggio. E’ nata in questo modo la sua produzione fotografica denominata “Caravaggio in Cucina“. L’effetto pittorico delle foto viene ulteriormente esaltato dalla stampa su tela e dall’applicazione a pennello della vernice finale.

E’ innegabile che in questi ultimi anni la comunicazione legata al cibo sia diventata per molti media un tema predominante, ma Marcialis con la sua fotografia intende esprimere qualcosa di diverso, perché, dichiara egli stesso «se i food photographers non sempre sono artisti, un artista può fare anche il food photographer ma con qualcosa in più». Nelle sue opere nulla è lasciato al caso, e l’uso sperimentale della luce, che dona carnosità e realismo alle immagini, racconta una “natura morta” che però appare più che mai viva.

La sua collaborazione con Poste Italiane nasce in occasione dell’incontro con un funzionario incantato dalle sue opere: «Mi sarebbe piaciuto firmare la vignetta di un francobollo – dice il fotografo – ma l’iter risultava assai complesso, quindi si è deciso di produrre alcune cartoline». Marcialis la considera un’esperienza interessante, auspicando per il futuro ulteriori collaborazioni in campo postale, in quanto «i francobolli e le cartoline, sia nella loro funzione postale, sia come oggetti da collezione, offrono ottime opportunità di divulgazione culturale e artistica… Mostrare un’immagine d’arte su questi oggetti è come mettere un buon pasticcino sulla credenza, a disposizione di chiunque lo voglia assaggiare».

Personaggio ironico ed estroverso, ama intitolare i suoi scatti in maniera originale: così le opere riprodotte sulle cartoline realizzate da Poste Italiane, ritraenti rispettivamente una composizione di cachi, un mazzo di carciofi spinosi, un cavolo cappuccio, e una zucca affettata, sono state intitolate dall’autore “Bombe di dolcezza“, “Estrema protezione“, “Bocciolo d’autunno” e “Chi ha detto che sono dura?“. Le cartoline affrancate, disponibili presso lo Spazio Filatelia di Milano Cordusio, vengono ulteriormente impreziosite dall’annullo speciale figurato datato 23 maggio 2017, giorno di inaugurazione della mostra.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

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