La campagna multimediale “Io leggo, e tu?” facente capo al MiBACT, mobilita tutto il mondo della comunicazione e i media nel tentativo di sensibilizzare il pubblico e avvicinare gli italiani alla lettura.
Nel capitolo “Comunicazione e media” del 50° rapporto Censis sulla situazione sociale del paese 2016 (relativa all’anno precedente) leggiamo i dati relativi alla diffusione della lettura in Italia. Non ci sono purtroppo sorprese positive.
Il numero degli italiani che leggono resta stabilmente basso. Nell’anno 2015, la quota di coloro che non hanno letto neanche un libro all’anno è pari al 56,5 % della popolazione (più della metà) e solo il 42% della popolazione oltre i 6 anni di età ha letto almeno un libro nel corso dell’anno. Negli ultimi dieci anni tra i lettori si è allargata la forbice generazionale: le persone più grandi leggono di più, in particolare gli ultrasessantenni (+7,2% tra i 60-64enni nel periodo 2005-2015 e +8,7% tra i 65-74enni), mentre tra i giovani la dinamica è di segno opposto (-3,6% tra i 25-34enni e -4% tra i 35-44enni).
E’ luogo comune pensare che sia tutta colpa del web, che “ruba” lettori ai libri. Ma i dati rivelano che Internet viene utilizzato dagli italiani principalmente per informarsi, leggere le notizie, prenotare vacanze, fare acquisti, svolgere operazioni bancarie, guardare film e fiction, seguire eventi sportivi, usare i social network, e non certo per leggere i contenuti dei libri. E la colpa non è neppure dei lettori dell’inchiostro elettronico (e-book), che si attestano ancora solo al 10% della popolazione. Quindi si tratta proprio di una problematica culturale.
Ma perché gli italiani non leggono libri?
Secondo gli esperti, i motivi sono molteplici, ma la maggior parte concorda nell’affermare che le capacità di utilizzo e comprensione delle informazioni derivanti dalla lettura di testi lunghi, sono molto basse nella popolazione italiana adulta.
Ma sicuramente c’è di base anche poca confidenza con l’oggetto libro: in molte case non esiste una libreria, sono pochi i bambini italiani che giocano con i libri, e un bambino che non gioca con i libri sarà sicuramente un adulto che non legge. E probabilmente avrà anche un rapporto difficile con la scuola, perché leggere libri è un elemento fondamentale per la crescita culturale di tutte le persone.
Non dobbiamo mai dimenticare che leggere è il cibo della mente.
Io leggo, e tu?
© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT