LA DONNA NELLA STORIA FILATELICA ITALIANA
Aggiornamento N. 48.
In data 11 maggio 2019 è stato messo in vendita il francobollo (tariffa B) che il Ministero dello Sviluppo Economico ha voluto dedicare all’immagine della Beata Vergine della Ghiara, nel IV centenario della Traslazione della sacra icona femminile e dell’inaugurazione della Basilica in Reggio Emilia.
La sacra icona, considerata miracolosa, venne affrescata nel 1573 da Giovanni Bianchi detto Bertone. L’opera fu realizzata in sostituzione di un dipinto preesistente, ormai consumato dagli agenti atmosferici, posizionato sul muro di cinta dell’orto dei frati presso la chiesa della Natività di Nostro Signore, nella zona detta della “Ghiara” in Reggio Emilia. Nel 1569 il pittore Lelio Orsi realizzò per Ludovico Pratissoli, illustre cittadino reggiano, un bozzetto dell’immagine logora: ne risultò un’opera originale, lontana dal dipinto precedente, sulla cui base il Bertone realizzò il nuovo affresco.
Quando il 12 maggio 1619 fu inaugurata solennemente la nuova Basilica dedicata alla Madonna della Ghiara, l’opera del Bertone fu traslata al suo interno.
Nella rappresentazione, la Beata Vergine è ritratta seduta sulle rocce in atto di adorazione del Bambino Gesù, con le mani giunte e il volto assorto in una espressione languida e al contempo implorante. La scritta sulla cornice del dipinto recita: “Quem genuit adoravit” (Adorò colui che generò). L’immagine rappresenta simbolicamente il ruolo di Maria quale Madre adorante e intercedente presso il Figlio a favore di tutti gli uomini; la risposta alla sua preghiera è espressa dal Bambino con un leggero gesto benedicente della mano destra.
Nell’opera, l’importanza primaria della figura femminile viene messa in risalto dalla cornice ad arco: l’eliminazione dei due angoli superiori permette alla figura di Maria di riempire in grande parte la superficie dipinta, rendendola protagonista, esaltandone tanto l’estetica quanto il simbolismo.
© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT