Donne lettrici al Vieusseux

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LA DONNA NELLA STORIA FILATELICA ITALIANA
Aggiornamento N. 60.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso in data 17 ottobre 2020 un francobollo (tariffa B) della serie tematica “Le Eccellenze del sapere” dedicato al Gabinetto scientifico e letterario G. P. Vieusseux di Firenze, nel secondo centenario della sua fondazione.

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Il Gabinetto scientifico e letterario di Giovan Pietro Vieusseux, letterato italiano di famiglia svizzera, fu inaugurato a Firenze il 25 gennaio 1820 come punto di lettura su abbonamento dove si potevano leggere le pubblicazioni provenienti da tutta Europa. Sul manifesto con il quale si annunciava l’apertura, si poteva leggere: «Vi si troveranno, a disposizione dei Sigg. Associati: 1° Tutti gli scritti periodici, giornali e gazzette che vengono pubblicate nelle principali città dell’Italia; 2° I fogli periodici, i giornali e gazzette francesi le più accreditate; 3° Alcuni dei migliori scritti periodici, giornali e gazzette inglesi e tedesche; 4° Carte geografiche, Dizionari, ed altri libri da consultarsi; 5° Tutto ciò che è necessario a scrivere».

Frequentato dagli illustri intellettuali dell’epoca, il Gabinetto ospitava altresì le serate di conversazione organizzate da Vieusseux, alle quali partecipavano letterati, storici, artisti, scienziati, medici, uomini politici. Pietro Brighenti, frequentatore del Gabinetto, nel 1827 scriveva: «Il signor Vieusseux tiene una conversazione il lunedì sera d’ogni settimana, alla quale non sono ammesse le donne, ancorché fossero letterate». Eppure le donne iscritte non mancavano, sebbene fossero in netta minoranza dal momento che le attività intellettuali erano sostanzialmente considerate appannaggio del genere maschile: la lettura per le donne era considerata una attività superflua, fuorviante, in grado di distoglierle dai doveri famigliari e religiosi. Intanto tra le iscritte figuravano la contessa Luisa d’Albany e la scrittrice Angelica Palli.

Ma le donne abbonate andarono nel tempo lentamente aumentando di numero. Uno studio di Lucia Cusmano rivela un’indagine sulla consistenza numerica, sulla provenienza sociale e sull’appartenenza linguistica delle lettrici abbonate al Gabinetto nel primo decennio del 1900, considerando gli orientamenti di gusto e la loro incidenza sulla politica culturale del periodo: «Ricordiamo che al Gabinetto Vieusseux le abbonate, sebbene fossero in massima parte straniere, superano, ai primi del secolo, gli abbonati» (“Lettrici del Novecento, la lettura delle donne attraverso gli abbonamenti al Gabinetto Vieusseux” in “Antologia Vieusseux”, 16-17, 2000). Ed ecco che la foto d’epoca, di fine XIX-inizio XX secolo, riprodotta sul francobollo, testimonia inequivocabilmente la presenza delle donne intente alla lettura in una delle sale del Gabinetto fiorentino.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

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