Il “Colloquio di storia postale” è giunto quest’anno alla sua ventunesima edizione, fissato dall’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv per la mattinata di sabato 11 marzo 2023, come sempre presso la sede dell’Archivio di stato, a Prato in via Ser Lapo Mazzei 41.
La formula non cambia: si tratta di un incontro di approfondimento e condivisione del sapere tra docenti universitari, ricercatori, cultori della materia, collezionisti. «Questa volta – precisano dalla sede – abbiamo fissato come filo conduttore “Poste, fiere, esposizioni”, un tema che permette di spaziare sia a livello temporale che geografico. E i relatori sapranno offrire in merito riflessioni e riferimenti».
Il programma si svilupperà dalle ore 9 alle 13.30 circa, e sarà anche l’occasione per ringraziare pubblicamente alcuni dei donatori più recenti. La partecipazione è libera.
L’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”
L’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi”, organizzazione di volontariato (www.issp.po.it), nasce nel 1982 e ha sede a Prato nello storico palazzo Datini, in via Ser Lapo Mazzei 37. Diverse le attività che propone nel settore postale e delle comunicazioni, fra cui: le ricerche archivistiche e bibliografiche, l’organizzazione di convegni e incontri con studiosi e accademici, gli annuali “Colloqui di storia postale”, i corsi di specializzazione, la pubblicazione dei “Quaderni di storia postale” e della rivista semestrale “Archivio per la storia postale – Comunicazioni e società”.
Tra i suoi compiti, la conservazione dell’archivio proveniente dalla Direzione superiore della posta militare, che accoglie 400mila documenti originali riguardanti il XX secolo e che già ha fornito materiale per le pubblicazioni edite dall’ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito.
In più, un archivio di storia postale con diversi fondi, la gestione di una biblioteca-archivio ricca di oltre 16mila volumi e opuscoli, cui si aggiunge l’emeroteca di 1.200 testate; entrambe sono consultabili su appuntamento dal lunedì al venerdì, con cataloghi pure on-line. Non vanno dimenticate le 1.800 collezioni presenti sul sito.
© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT