Giulietta Masina e Alida Valli, eccellenze dello spettacolo

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LA DONNA NELLA STORIA FILATELICA ITALIANA
Aggiornamento N. 67.

Il Ministero dello Sviluppo Economico emette il 30 aprile 2021 tre francobolli appartenenti alla serie “Le eccellenze italiane dello spettacolo”. Due di essi (tariffa B) sono dedicati a due grandi donne del cinema italiano, Giulietta Masina e Alida Valli, nel centenario della nascita (vengono celebrate insieme all’eccellenza maschile Nino Manfredi al quale è dedicato il terzo francobollo).

masina    valli

Giulia Anna Masina (1921-1994), nota come Giulietta, attrice teatrale e cinematografica, iniziò a coltivare la passione per la recitazione esordendo nel 1946 come comparsa nel film “Paisà” diretto da Roberto Rossellini. Seguirono le pellicole che la lanciarono come interprete di ruolo, “Senza pietà” diretta da Alberto Lattuada e “Luci del varietà” di Lattuada e Fellini. Ha lavorato in seguito con i più grandi registi di fama mondiale, raggiungendo l’apice del successo nelle pellicole dirette dal marito Federico Fellini, che sposò nel 1943, interpretando personaggi come Gelsomina (“La strada”, 1954), Cabiria (“Le notti di Cabiria”, 1957), Iris (“Il bidone”, 1955), Giulietta Boldrini (“Giulietta degli spiriti”, 1965). Nel 1957 “La strada” vinse l’Oscar come miglior film straniero, e Giulietta Masina divenne famosa nel mondo. Tra i numerosi premi conseguiti, si contano tre David di Donatello (tra i quali quello conquistato nel 1966 come Migliore attrice protagonista in “Giulietta degli spiriti”), quattro Nastri d’argento (due dei quali come Migliore attrice protagonista in “Le notti di Cabiria” nel 1958 e “Ginger e Fred” nel 1986), il Premio al Festival di Cannes per la Migliore interpretazione femminile in “Le notti di Cabiria” nel 1957, e nel 1986 il Globo d’oro come Migliore attrice in “Ginger e Fred”.

Alida Valli, pseudonimo di Alida Maria Laura von Altenburger (1921–2006), è nota per essere stata uno degli sguardi più intensi del cinema italiano. Nata a Pola da famiglia di origine aristocratica, debuttò come attrice nel 1934 con una fugace apparizione nel film di Mario Camerini “Il cappello a tre punte”, al quale è seguita una carriera lunga e produttiva, testimoniata dai numerosi premi ottenuti tra i quali il Nastro d’argento nel 1947 come migliore attrice protagonista in “Eugenia Grandet” di Mario Soldati, il Premio Speciale alla Mostra internazionale del cinema di Venezia nel 1941 per “Piccolo mondo antico” di Mario Soldati, il David di Donatello nel 1982 come migliore attrice non protagonista in “La caduta degli angeli ribelli” di Marco Tullio Giordana, il David di Donatello alla carriera nel 1991, e il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica nel 1997. Molte sono state le sue interpretazioni anche televisive, tra cui “L’eredità della Priora” di Anton Giulio Majano (1980) e “Piccolo Mondo Antico” di Salvatore Nocita (1983). Il regista Bernardo Bertolucci, che nel 1976 la scelse per il film “Novecento”, ha affermato «è uno sguardo perforante, uno dei tre/quattro sguardi più belli del mondo».

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

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