Dirigenti delle pubbliche amministrazioni, la presenza femminile

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LA DONNA NELLA STORIA FILATELICA ITALIANA
Aggiornamento N. 74.

In data 14 dicembre 2021 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo (tariffa B) celebrativo dell’Associazione Classi dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni, nel 20° anniversario della costituzione. La vignetta raffigura le silhouettes di un gruppo di persone a simboleggiare tale categoria lavorativa, tra cui sono riconoscibili due figure femminili.

AGDP

L’ingresso nel settore pubblico ha rappresentato una delle modalità più significative con le quali le donne italiane sono entrate nel mercato del lavoro impiegatizio negli anni 1970, probabilmente più tardi rispetto agli altri paesi europei. Secondo i dati divulgati dal Gender Policies Report 2021, elaborato dall’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, nel corso di quest’ultimo anno il 77% delle assunzioni nel settore pubblico ha riguardato le donne, che risultano pertanto molto presenti nella forza lavoro di base, soprattutto con contratti a tempo determinato, ma pochissimo presenti ai vertici. Il personale femminile risulta altresì concentrato nella aree di tipo amministrativo, mentre è molto meno presente nelle aree di tipo tecnico e specialistico.

«In questi venti anni l’Associazione è diventata un primario punto di riferimento nel dibattito in materia di Pubblica Amministrazione e sviluppo del sistema Paese, promuovendo incontri, studi tematici e occasioni di approfondimento» sono queste le parole di Pompeo Savarino, presidente dell’associazione, pubblicate sul bollettino illustrativo che accompagna l’emissione del francobollo. Vogliamo sperare che l’obiettivo per il futuro sia comunque anche quello di guadagnare punti nella classifica del gender equality, incentivando l’aumento delle cosiddette “quote rosa” prefissate per favorire l’accesso ad un maggior numero di donne a ruoli diversi che siano anche di responsabilità, sebbene le donne non vorrebbero essere inserite in questi ruoli solo perché tali “quote” lo rendono obbligatorio, ma per un giusto riconoscimento delle loro capacità e delle loro competenze. Ma tale riconoscimento, senza obbligo normativo, sembra ancora lontano dall’essere considerato.

© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT

2 risposte a “Dirigenti delle pubbliche amministrazioni, la presenza femminile”

  1. Anche nelle carceri ci sono molti più detenuti maschili. Perchè non mettiamo la parità anche in quel settore?

    solito piagnisteo basato sul nulla

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