Lo ha rivelato il quotidiano britannico The Guardian: prestigiosi francobolli canadesi e alcune rare serie del Laos recentemente donati ai reali britannici come doni di stato, sarebbero stati incorporati nella Royal Philatelic Collection, andando ad arricchire la storica collezione che oggi appartiene a re Carlo III dopo averla ereditata da sua madre la regina Elisabetta II.
Tale collezione costituisce un vero tesoro dal punto di vista filatelico, storico-culturale nonché economico. Fu avviata da re Giorgio V, nipote della regina Vittoria di Inghilterra, che fu socio della London’s Philatelic Society fondata nel 1869 la quale prese la denominazione di Royal Philatelic Society per suo volere. Costituisce una delle collezioni più importanti del mondo, e viene tramandata di monarca in monarca. Un tesoro di rarità che qualcuno stima valga oggi almeno 100 milioni di sterline.
La collezione filatelica del re costituisce un bene privato gestito direttamente dalla famiglia reale. The Guardian rivela che l’ex curatore della filatelia presso il Postal Museum, Douglas Muir, la vorrebbe trasferita nella più vasta collezione composta da vari tesori e opere d’arte non di proprietà del monarca, ma da lui custodite per la nazione. In ogni caso, per ora continua ad essere considerata una proprietà privata. Celata al pubblico, viene raramente e solo parzialmente esposta in casi straordinari.
La regina Elisabetta II era molto fiera della collezione filatelica della famiglia, alla quale diede il suo contributo valorizzandola e ampliandola. Durante il suo regno si recò varie volte in visita alla Royal Philatelic Society, soffermandosi ad osservare le collezioni e incontrando i filatelisti. Il primo francobollo al mondo, il Penny Black, che reca l’effigie della regina Vittoria, era da lei considerato un grande motivo di orgoglio. La sovrana sarà ricordata su un francobollo italiano previsto in emissione nel prossimo settembre 2023.
© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT