«There can be no understanding between the hand and the brain unless the heart acts as mediator» (Non ci può essere alcuna comprensione tra la mano e il cervello, se il cuore non agisce come mediatore).
Il film Metropolis di Fritz Lang, capolavoro del 1927 del filone fantascientifico, torna nelle sale cinematografiche completamente restaurato e arricchito di 24 minuti di pellicola ritrovati. Racconta di futuro distopico dominato dalla tecnologia e da una società iper-umana. Considerato all’epoca un film ostico, la pellicola fu in seguito riabilitata quale simbolo del cinema d’avanguardia. Non ebbe successo in Europa, ma negli Stati Uniti d’America alla prima nazionale si presentarono oltre diecimila persone.
L’ultimo restauro riportano la pellicola alla sua forma originaria, recuperando i segmenti drasticamente tagliati nel 1984 dalla versione rimusicata in versione pop da Giorgio Moroder, ora accompagnata dalla partitura originale composta da Gottfried Huppertz.
Il film sarà presentato al Cinema Massimo di Torino, mentre al Museo nazionale del cinema, alla Mole Antonelliana, fino al 6 gennaio 2013 saranno riuniti i reperti originali quali materiali di scena, disegni preparatori, fotografie, spartiti musicali e molto altro.
È stato il primo film ad essere inserito nel progetto Memoria del mondo dell’UNESCO, che conserva le opere documentarie più importanti dell’umanità.
© Maria Grazia Dosio CC BY-NC-ND 3.0 IT